Esiste un diritto alla felicità

 

La felicità è un tema centrale della filosofia fin dall’antichità e rappresenta un obiettivo legittimo della vita umana. Tuttavia, dal punto di vista giuridico, la felicità non può essere considerata un diritto in senso stretto. Ciò nonostante, la ricerca della felicità può essere considerata un valore sociale fondamentale. In questo articolo esploreremo il tema della felicità dal punto di vista filosofico e giuridico, analizzando le principali normative e trattati internazionali che affrontano questo tema.

La felicità come obiettivo della vita umana: La felicità è stata considerata come l’obiettivo principale della vita umana da numerosi filosofi fin dall’antichità. Ad esempio, Aristotele sosteneva che la felicità fosse il fine ultimo della vita umana e che ogni azione umana dovesse essere finalizzata alla ricerca della felicità. Questo punto di vista, nel corso dei secoli, è stato condiviso anche da altri filosofi e pensatori. La ricerca della felicità è un obiettivo legittimo della vita umana.

Sebbene la felicità non possa essere considerata un diritto in senso giuridico, può essere riconosciuta come un valore sociale fondamentale. Infatti, molti Stati riconoscono la felicità come un obiettivo legittimo della politica pubblica. La Commissione Europea ha elaborato la Strategia Europea per la Felicità e il Benessere, che mira a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei e a promuovere il benessere psicologico.

Molte normative internazionali hanno riconosciuto l’importanza del benessere e della salute mentale come diritti fondamentali. Ad esempio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che la salute mentale è un “diritto umano fondamentale”. Inoltre, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo dell’ONU riconosce il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere, e la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia prevede che i bambini abbiano il diritto di svilupparsi in un ambiente sano e di ricevere cure mediche adeguate per la loro salute mentale.

Il diritto alla felicità nella Costituzione americana: La Costituzione degli Stati Uniti non riconosce esplicitamente la felicità come un diritto. Tuttavia, la Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti afferma che “la vita, la libertà e la ricerca della felicità” sono diritti inalienabili dell’uomo. Questa affermazione non costituisce una norma giuridicamente vincolante ma rappresenta una dichiarazione di principi fondamentali che ha ispirato la costruzione del sistema giuridico americano.

Concludendo, la felicità non può essere considerata ancora un diritto in senso giuridico ma rappresenta comunque un obiettivo legittimo della vita umana e della politica pubblica. La felicità può essere considerata un valore sociale fondamentale che va tutelato e promosso attraverso politiche pubbliche specifiche. In questo senso, le normative internazionali e le Costituzioni dei singoli Stati possono rappresentare un punto di riferimento per la tutela della felicità come valore sociale fondamentale.