Cos’è e come funziona l’assegno di inclusione

 

L’assegno di inclusione è una misura nazionale di contrasto alla povertà introdotta dal decreto legge n. 201 del 1 maggio 2023 e che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2024. L’assegno consiste in un’integrazione al reddito in favore dei nuclei familiari che comprendano almeno una persona con disabilità, un minorenne o un ultra-sessantenne e che siano in possesso di determinati requisiti, relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno del richiedente, alla durata della residenza in Italia e alle condizioni economiche.

L’importo dell’assegno sarà di almeno 480 euro al mese, esenti dall’IRPEF, e sarà erogato dall’INPS attraverso uno strumento di pagamento elettronico. Il beneficio potrà essere erogato per un periodo massimo di 18 mesi continuativi, con la possibilità di un rinnovo per ulteriori 12 mesi.

I nuclei beneficiari dell’assegno di inclusione saranno tenuti a sottoscrivere un patto di attivazione digitale e a presentarsi, con cadenza trimestrale, presso i patronati o i servizi sociali e i centri per l’impiego, al fine di aggiornare la propria posizione.

La normativa prevede una distinzione tra occupabili e non occupabili: i soggetti occupabili, cioè coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e non rientrano tra le categorie individuate come “fragili”, non hanno diritto all’assegno di inclusione. Per gli occupabili è previsto un sostegno economico massimo di 350 euro al mese per un massimo di un anno, e la decadenza dal beneficio nel caso di rifiuto di una offerta di lavoro a tempo pieno o parziale, non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno e con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi e che sia, alternativamente: a tempo indeterminato, su tutto il territorio nazionale; a tempo determinato, anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista oltre 80 km dal domicilio.

La normativa sottolinea inoltre la necessità di partecipare a progetti di formazione e orientamento, e accettare qualsiasi proposta di lavoro, ovunque in Italia.

L’assegno di inclusione è una misura volta a contrastare la povertà, destinata ai nuclei familiari che comprendono almeno una persona con disabilità, un minorenne o un ultra-sessantenne, e che siano in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. Per gli occupabili il sostegno economico previsto è molto limitato e subordinato all’accettazione di qualsiasi offerta di lavoro e alla partecipazione a progetti di formazione e orientamento.